Penultimo appuntamento della Stagione il 17 maggio con la pianista Yulianna Avdeeva, primo premio al Concorso Chopin

Al penultimo appuntamento della Stagione Sinfonica 2025/2026 sabato 17 maggio ore 20.30 all’Auditorium Paganini è protagonista al pianoforte, Yulianna Avdeeva primo premio al Concorso Chopin di Varsavia nel 2010. Interpreta il Concerto n.1 Čajkovskij; in programma anche la Sinfonia n.2 di Brahms e Ivor Bolton dirige la Filarmonica Arturo Toscanini
Čajkovskij con il suo sontuoso e magico Concerto n.1 per pianoforte e Brahms con la Sinfonia n.2. È indubbiamente ricco il programma del penultimo appuntamento della Stagione Sinfonica 2025/2026 della Toscanini sabato 17 maggio ore 20.30 all’Auditorium Paganini ma a rendere imperdibile l’appuntamento vi sono anche gli interpreti. In primis la pianista Yulianna Avdeeva primo premio al celebre Concorso Chopin di Varsavia nel 2010 (prima donna ad averlo vinto dopo Martha Argerich). Con lei, alla guida della Filarmonica Arturo Toscanini, la bacchetta di Ivor Bolton tra i massimi direttori d’orchestra del repertorio barocco e classico, già direttore principale della Mozarteum Orchester Salzburg ed ora direttore musicale del Teatro Real di Madrid.
Due capolavori della musica romantica sono in programma di due compositori che in vita non si sopportavano pur essendo nati entrambi il 7 maggio … Ma questa data sembra l’unica cosa che i due avessero in comune. Da una parte il russo definisce il tedesco “una mediocrità presuntuosa” e “un bastardo senza talento”… dall’altra Brahms non ha certo parole gentili per la musica di Čajkovskij. I due si vedono ad una cena di Natale nel 1887 a Lipsia nella casa del violinista Adolf Brodsky dove, a toglierli dall’imbarazzo, è un altro invitato illustre: Edvard Grieg. In seguito per un accattivante colpo di scena, i due finiscono per apprezzarsi a vicenda, nonostante la musica. Čajkovskij scrive: “Lo stile di Brahms è molto semplice, privo di vanità, il suo umorismo gioviale, e le poche ore trascorse in sua compagnia mi hanno lasciato un ricordo molto piacevole”.
In ogni caso Brahms riconosce le supreme doti melodiche di Čajkovskij in cui si rispecchia sontuosamente l’incipit e il trascinante primo tema del Concerto n.1 per pianoforte e orchestra. Composto nel 1874, è dedicato al proprio amico e mentore Nikolaj Rubinstein, che l’aveva fatto entrare come docente al Conservatorio di Mosca di cui era direttore.
A proposito di melodie, Brahms mentre nel 1877 stava componendo Sinfonia n. 2 in re maggiore così scrive a Eduard Hanslick: Le melodie volano così fitte qui che tu bisogna stare attenti a non calpestarne una. Infatti, le belle melodie non mancano in questa Sinfonia: basti pensare al bellissimo secondo tema enunciato dai violoncelli: soave e cullante, pennellato in fa diesis minore da viole e violoncelli e poi ripreso in la maggiore, lo riconosciamo subito, è la famosa ninna-nanna, il Wiegenlied op. 49 n. 4 che Brahms, quasi dieci anni prima, dedica alla sua ex corista e amica Bertha Faber nata Porubszky, all’arrivo del suo secondo figlio
Per quanto riguarda Yulianna Avdeeva ha iniziato i suoi studi di pianoforte all’età di cinque anni con Elena Ivanova alla Gnessin Special School of Music di Mosca e in seguito ha studiato con Konstantin Scherbakov e con Vladimir Tropp. Alla International Piano Academy del Lago di Como, è stata allieva tra gli altri di William Grant Naboré, Dmitri Bashkirov e Fou Ts’ong.
Oltre al Premio Chopin, ha vinto numerosi altri premi, tra cui giovanissima a soli 16 anni, il concorso internazionale pianistico AMA Calabria. Dopo la vittoria al Concorso Chopin ha conquistato il pubblico di tutto il mondo e annovera impegni concertistici ricorrenti alla Carnegie Hall, all’Elbphilharmonie di Amburgo e al Boulez Saal di Berlino, cimentandosi i recital e con le principali orchestre, stagioni concertistiche e festival. Nella primavera scorsa, per la commemorazione del 50° anniversario della morte di Dmitri Shostakovich, ha eseguito 24 Preludi e Fughe op. 87 del compositore al Gewandhaus di Lipsia, per il festival dedicato a Šostakovič con la Gewandhaus Orchestra in collaborazione con la Boston Symphony Orchestra; suonerà il ciclo anche alla Pierre Boulez Hall di Berlino, al Palau de la Música di Barcellona e a Madrid. In questi ultimi anni ha effettuato concerti con i Wiener Philarmoniker al Festival di Salisburgo, con Gidon Kremer e la Kremerata Baltica, una tournée in trio con Julia Fischer e Daniel Müller-Schott al Rheingau Music Festival, al Kissinger Sommer e alla Wigmore Hall di Londra, ed inoltre concerti in Giappone, Stati Uniti, in Australia alla Sydney Opera House e in Spagna. Ricca la sua attività discografica con incisioni anche per Deutsche Grammophon.