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Dedicato a chi vuole sperimentare il gioco degli specchi per vedere riflessa nell’oggi l’immagine del passato “Pulcinella fu la mia scoperta del passato, l’epifania entro la quale tutto il mio lavoro ulteriore divenne possibile. Fu uno sguardo all'indietro, naturalmente, - la prima di molte avventure amorose, in quella direzione - ma fu anche uno sguardo allo specchio” -scrive Stravinskij –

  Consigliato a chi ama le sorprese… …e con Rossini si va sul sicuro. La sua storia è nota: egli al culmine del successo dopo Guglielmo Tell, chiude la sua attività operistica, forse per motivi di salute o forse per stanchezza creativa. Interrompe il suo silenzio artistico con lo Stabat Mater, pubblicato nel 1841 ed eseguito l’anno successivo, sotto

Consigliato a chi vuole chiarirsi un dubbio…  Beethoven, a proposito della sua Pastorale, preoccupato di una lettura in chiave descrittiva precisò che l’opera “era più espressione di sentimenti che pittura”. Eppure elementi illustrativi, addirittura onomatopeici, hanno ampio rilievo, basti pensare allo ‘Sturm’: il temporale con le furibonde esplosioni di sonorità. La fine di esso, con il passaggio all’Allegretto, si può considerare uno

  Consigliato per convincerci che la musica serve all’immaginazione: per creare legami con altre arti come la letteratura Le musiche di Schumann al testo byroniano del Manfred costituiscono un contributo sonoro d'inaudita efficacia che si evince già ascoltando l’Ouverture, così vigorosa (meglio granitica come la montagna, la Jungfrau, che fa da sfondo) e mirabilmente sintetica. Già si realizza una perfetta

E’ qui la festa ?….Dedicato a chi non si fa ripetere l’invito due volte, perché è musica con gli effetti speciali. Il divertimento è assicurato anche perché la festa è all’aria aperta ed è uno spettacolo vero e proprio da godere! Infatti sia le suites della Water Music che la Music for the Royal Fireworks sono state create da

Per ricordare che dietro alle opere ci sono gli autori che spesso sono uomini dalla personalità robusta ed inflessibile Come Beethoven e Bartók: maestri veri che con i loro lavori hanno dato voce in un modo intenso, alla problematica non solo estetica, ma spirituale per certi aspetti politica e anche sociale. Beethoven era pienamente conscio della sua grandezza e