Artisti
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a cura di e con Arturo Cirillo
direttore Giuseppe Montesano**
Filarmonica Arturo Toscanini
libretto di Charles Nuitter e Etienne Tréfeu
versione italiana Sandro Cappelletto e Mario DesiatiEdizione dei materiali musicali a cura di Sergio Prodigo
produzione La Toscanini, Festival della Valle d’Itria, Fondazione Teatro Due
**Comunichiamo che il M° Sesto Quatrini è stato costretto a rinunciare alla direzione di COSCOLETTO per sostituire il M° Fabio Luisi, impossibilitato per seri motivi di salute, nell'opera Ecuba, che debutterà tra pochi giorni al festival della Valle d'Itria. Sarà il M° Giuseppe Montesano a dirigere la Filarmonica Arturo Toscanini per la recita in programma giovedì 25 luglio all'Arena Shakespeare. A lui porgiamo i più sentiti ringraziamenti per aver accettato l'incarico con così breve preavviso.
Programma
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COSCOLETTO O IL LAZZARONE
operetta comica di Jacques OffenbachEseguito per la prima volta a Bad Ems nel 1865, Coscoletto o il lazzarone è un’operetta di Jacques Offenbach (Colonia 1819 – Parigi 1880) di ambientazione schiettamente napoletana con vicende sentimentali tra l’ingenuo e il malizioso, condotte con lo sguardo divertito dell’autore che ha ben presenti le atmosfere descritte nei grand tour e che per l’occasione sostituisce i suoi celebri can-can con il ritmo di tarantella.
Mai rappresentata in Italia e presentata con una nuova edizione ritmica firmata da Sandro Cappelletto e Mario Desiati, l’operetta si snoda fra scambi di persona, innamoramenti, farmacisti avvelenatori, pastai e l’eruzione del Vesuvio.
In un quartiere della città partenopea Coscoletto e Policarpo, amici e innamorati di due avvenenti ragazze che vivono l’una dirimpetto all’altra, si aiutano per corteggiare le loro spasimanti. Le due ragazze, Delfina e Mariana, si aiutano anch’esse a vicenda per nutrire il loro amore; se non fosse che una delle due, Mariana, è gia sposata con il vecchio e gelosissimo Frangipani, di mestiere maccheronaio di gran fama. A complicare le cose arriva il cinico Arsenico, farmacista che si fa vanto di possedere un talento assoluto per i veleni e anch’egli innamorato di Mariana. Così tra scambi di persona, gelosie, avvelenamenti veri e presunti e (soprattutto) chiacchiere di paese, la vicenda si snoda in poche ore di fuoco, continuamente commentata da un narratore tutt’altro che neutro. Il finale, secondo la cifra stilistica di Offenbach, è esplosivo e divertentissimo.
Evento
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Il commento di Sandro CappellettoIntervista al Maestro Sesto Quatrini