Un viaggio tra classicismo e visioni simboliste: il Quartetto Goldberg intreccia Haydn, Mendelssohn e il lirismo di Čiurlionis, artista totale che trasforma la musica in paesaggio interiore. Un dialogo tra epoche e linguaggi che rivela affinità segrete, per questo appuntamento del ciclo ČIURLIONIS 150, dedicato ai 150 anni dalla nascita di Mikalojus Konstantinas Čiurlionis.
Orazio Sciortino ci guida tra le radici popolari dell’Europa centro-orientale: dalle pagine rare di Čiurlionis alle trasfigurazioni di Chopin e Liszt, fino alla Suite di Suk. Concerto inserito nel progetto ČIURLIONIS 150, che celebra i 150 anni di un artista visionario e poliedrico.
Il Quintetto di Ottoni de La Toscanini ci accompagna in un percorso sonoro che attraversa secoli e stili: dalle sonate rinascimentali di Gabrieli alle suite barocche di Händel, dalle fantasie operistiche di Bizet alle atmosfere jazz di Miller, fino alla nuova commissione di Gutman per il progetto ECOSOUNDS. Un concerto che celebra la versatilità degli ottoni e il dialogo tra tradizione e innovazione.
Dalla magia dello Schiaccianoci di Čajkovskij alle più amate melodie natalizie, un concerto che intreccia la tradizione classica e il calore delle feste, con la Filarmonica Arturo Toscanini diretta dal maestro Aram Khacheh e la voce di Sara Intagliata. Appuntamento sabato 20 dicembre 2025 al Teatro della Regina di Cattolica.
Un Natale in musica tra Verdi e Čajkovskij: la Filarmonica Arturo Toscanini, diretta da Aram Khacheh con la voce del soprano Sara Intagliata, celebra le festività con un programma che intreccia le più belle pagine verdiane e la magia dello Schiaccianoci. Appuntamento al Teatro Verdi di Busseto il 23 dicembre ore 20.30.
Con la sua forza visionaria e il messaggio universale di fraternità racchiuso nell’Ode alla Gioia, la Nona Sinfonia di Beethoven torna ad accendere l’Auditorium Paganini per salutare il nuovo anno. Sul podio Valentin Uryupin, con le voci di Jade Phoenix (soprano), Josè Maria Lo Monaco (mezzosoprano), Andrew Morstein (tenore) e Ben Mc Ateer (basso), insieme al Coro del Teatro Regio di Parma diretto da Martino Faggiani.
Con la sua forza visionaria e il messaggio universale di fraternità racchiuso nell’Ode alla Gioia, la Nona Sinfonia di Beethoven torna ad accendere l’Auditorium Paganini per salutare il nuovo anno. Sul podio Valentin Uryupin, con le voci di Jade Phoenix (soprano), Josè Maria Lo Monaco (mezzosoprano), Andrew Morstein (tenore) e Ben Mc Ateer (basso), insieme al Coro del Teatro Regio di Parma diretto da Martino Faggiani.
L’Histoire du Soldat di Stravinskij prende vita in una versione speciale che intreccia musica, teatro e narrazione. Con l’Ensemble de La Toscanini diretto da Renato Rivolta, il pubblico sarà guidato in una storia sospesa tra fiaba e riflessione che racconta il patto tra un giovane soldato e il Diavolo. Un’esperienza immersiva che unisce linguaggi e suggestioni, per scoprire la forza visionaria di un capolavoro del Novecento.
Un viaggio musicale tra spiritualità e paesaggio: la nuova commissione per il progetto Ecosounds di Ronchetti apre la serata, seguita dalla profondità mistica di Schelomo di Bloch, interpretata dal violoncello di Ettore Pagano. Chiude la Scozzese di Mendelssohn, con le sue atmosfere nebbiose e il lirismo ispirato ai paesaggi scozzesi. A dirigere la Filarmonica Toscanini Victor Pablo Pérez.
Un viaggio musicale tra vita, morte e resurrezione: Kent Nagano dirige la monumentale Seconda Sinfonia di Mahler, affiancato dal Coro del Teatro Regio di Parma. Un capolavoro che esplora le profondità dell’anima umana, culminando in una visione potente e trascendente della rinascita.
Tra impeto e profondità: il giovane talento Nicolò Umberto Foron dirige un programma che alterna la drammaticità del Concerto n. 2 di Prokof’ev, interpretato da Tom Borrow, alla maestosità della Sinfonia “La Grande” di Schubert. In apertura, una nuova commissione Ecosounds firmata da Melchiorre.
Un incontro tra eleganza e introspezione: Miriam Caldarini (clarinetto), Martino Maina (violoncello) e Davide Carmarino (pianoforte) esplorano due capolavori della musica da camera. Dal Trio op. 11 di Beethoven, luminoso e dialogante, al Trio op. 114 di Brahms, intenso e ricco di sfumature romantiche. Un viaggio nelle forme intime del repertorio classico.
