Indomiti spiriti romantici sono Fanny Mendelssohn e Clara Schumann. Se Fanny non lascia la sua arte alle spalle, Clara non si arrenderà mai. La loro eccezionale forza ispira le due protagoniste del concerto inaugurale di questa sera – Carolin Widmann e Mihaela Costea. Nel “passaggio” dei ruoli, Mihaela concerta le musiche di Clara e Fanny; Carolin si cimenta nel ruolo di violino solista e concertatore con l’amatissimo “Concerto in mi minore” di Felix Mendelssohn e nel “Concerto in re minore” di Robert Schumann. Insieme a loro la Filarmonica Arturo Toscanini, per questo atteso inizio della Stagione 2023 / 2024.
 
«Non lascerò la mia arte alle spalle, dovrò incolpare me stessa per sempre!»
Clara Schumann
 
«I WON’T LEAVE MY ART BEHIND…
because especially the last few years until the present (and far ahead in the future) have proven to me that “my art” and the Arts in general are the world’s only hope and chance.
In times of a global pandemic, in times of a war in Ukraine and now also in the Middle East, in times of climate change and countless conflicts and dangers, Art is the one element that connects all human beings in the world.
When I play or hear Fanny or Felix Mendelssohn, when I play Clara or Robert Schumann, the universal message of humanity is shared with me and everyone else in the room who is present. What makes people better than discourse, fighting, arguing is communicated by music. That human beings are more than single individuals but a community. Despite all problems, I so strongly believe in this. It is my ideal in life, it makes me survive and continue. And this is why
I WON’T LEAVE MY ART BEHIND». Carolin Widmann

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«NON LASCERÒ LA MIA ARTE ALLE SPALLE
perché soprattutto gli ultimi anni fino al presente (e molto più avanti al futuro) mi hanno dimostrato che la “mia arte” e l’Arte in generale sono l’unica speranza e possibilità del mondo.
In tempi di pandemia globale, in tempi di guerra in Ucraina e ora in Medio Oriente, in tempi di cambiamenti climatici e innumerevoli conflitti e pericoli, l’Arte è l’unico elemento che collega tutti gli esseri umani nel mondo. Quando suono o ascolto Fanny o Felix Mendelssohn, quando suono Clara o Robert Schumann, il messaggio universale di umanità è condiviso tra me e a tutti gli altri presenti in sala. Ciò che fa delle persone qualcosa di meglio che il disquisire, litigare, discutere viene comunicato dalla musica. Che gli esseri umani sono più che singoli individui ma una comunità. Nonostante tutti i problemi, ci credo fermamente. È il mio ideale nella vita, mi fa sopravvivere e continuare.
Ed è per questo che
NON LASCERÒ LA MIA ARTE ALLE SPALLE».

Carolin Widmann

 

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«Deve essere un segno di talento il fatto che non mi arrenderò anche se non riesco a convincere nessuno a interessarsi ai miei sforzi».
Fanny Mendelssohn
 
«So che il talento è un dono di Dio. Spero di onorare questo dono tutti i giorni della mia vita. La mia immaginazione non può figurarsi di vivere senza la musica, dunque non mi arrenderò: tanti ostacoli e sforzi lungo il percorso ma, senza, mi sentirei vuota».
Mihaela Costea