La Fondazione Arturo Toscanini, rappresentata dal Sovrintendente Alberto Triola e dal coordinatore artistico Matteo Pais, ha partecipato oggi ai lavori degli Stati Generali della Diplomazia Culturale Italiana, che si stanno svolgendo presso il Palazzo Vecchio di Firenze, nello splendido scenario del Salone dei Cinquecento. La conferenza, che proseguirà fino a domani, 11 ottobre, a porte chiuse, è un’occasione di incontro e confronto dei Direttori e delle Direttrici degli Istituti Italiani di Cultura sia con enti pubblici sia con organismi privati, sulla promozione della cultura e della lingua italiana all’estero, nell’ambito della strategia di diplomazia culturale della Farnesina.

Gli incontri saranno articolati tra sessioni tematiche sugli obiettivi della diplomazia culturale come strumento di affermazione dell’interesse nazionale e sessioni di carattere operativo che aiutino a incrementare l’efficienza nella gestione degli Istituti Italiani di Cultura (allo stato attuale 86 in tutto il mondo). Gli Istituti sono infatti parte integrante della rete diplomatico-consolare estera italiana e punto di incontro e dialogo per intellettuali, artisti, partner culturali e per tutti i privati, italiani e stranieri, che vogliono instaurare o consolidare un rapporto con il nostro Paese.

Triola è intervenuto alla sessione “Prospettive 2024 – L’importanza di una programmazione efficace e coordinata, alcune linee di visione strategica”, portando l’esempio della Fondazione Toscanini e quello della sua Filarmonica, unica orchestra rappresentata agli Stati Generali insieme al Teatro alla Scala. Emanazione della Regione Emilia-Romagna, la Toscanini è stata pubblicamente presentata alla riunione plenaria da Tommaso Giordano, moderatore del panel e Vicario dell’Ufficio III della DGDP come istituzione “di multiforme e articolata attività […] tra le più autorevoli di oggi nel rappresentare la cultura musicale italiana nel mondo”.

Le recenti trasferte internazionali al Festival di Algeri e al Festival di Dresda – come sarà per quella prevista in Portogallo nel novembre 2024 – hanno potuto contare sulla sinergia con la Direzione generale della Diplomazia Culturale della Farnesina e sul sostegno dagli Istituti Italiani di Cultura di Algeri e Berlino.