Intervista alle componenti del Cécile ensemble: Miriam Caldarini, (Clarinetto),  Michaela Bilkova Bozzato (violino), Barbara Misiewicz (Violoncello), Alessandra Gelfini (pianoforte)

Cécile ensemble, un gruppo tutto al femminile, come e quando si è formato il gruppo?

Michaela: “Il Cécile Ensemble e’ nato innanzitutto dall’amicizia tra noi ….e come spesso capita, uno dei modi migliori in cui delle musiciste possano stare insieme e’ quello di creare occasioni per suonare insieme . Inizialmente eravamo partite da un progetto in trio che era volto a riscoprire musica di compositrici donne molto interessanti . Avevamo così coniugato la sensibilità femminile delle loro pagine ,purtroppo poco note ,alla nostra di esecutrici! Nel 2014 Miriam ci ha arricchito con la sua preziosa collaborazione e abbiamo dato vita al Cécile Ensemble!”

Come è avvenuta la scelta del nome del gruppo? 

Michaela: “Cercando il nome volevamo ispirarci ad una figura femminile e abbiamo scelto il nome di Cécile Chaminade, una pianista compositrice francese vissuta a metà tra Ottocento e Novecento la cui musica raffinata e intelligente è ingiustamente poco conosciuta. Inoltre il nome Cécile ricorda la patrona dei musicisti nel dolce accento francese!”

Musica da Oscar: le più belle colonne sonore della storia del cinema: come è nato questo progetto?

 

“L’idea di partenza di questo progetto è scaturita dalla nostra passione per il cinema e di conseguenza per la musica da film.

Alessandra: “Una sera, proprio discorrendo di alcuni eminenti compositori di colonne sonore, abbiamo iniziato a fantasticare riguardo a un programma da concerto che fosse composto da brani scritti per il cinema, insieme a brani del repertorio classico utilizzati nelle colonne sonore di alcuni film.  Da quel momento, grazie anche ad alcune stagioni concertistiche che hanno subito apprezzato l’idea, è iniziata la ricerca di brani che potessero essere arrangiati per il nostro quartetto senza perdere la loro efficacia, che avessero come filo conduttore l’ avere vinto prestigiosi premi, primo tra tutti l’Oscar.La nostra formazione classica e la nostra attività nella musica da camera ci hanno portato a dare a questo progetto una veste cameristica, sia nel concepimento degli arrangiamenti, sia nella performance dei brani.  Altra componente fondamentale per l’atmosfera che vogliamo creare nei nostri concerti è la proiezione delle immagini tratte dai film, curata per noi da Fabrizio Rosso, regista anche di alcuni nostri video.”

 

C’è un brano di un film che vi piacerebbe suonare che non compare nel programma del concerto ?se sì quale?

Alessandra: “Sentiamo la mancanza di un autore fondamentale per noi: Nino Rota, autore di musica straordinaria. Per questo motivo uno dei nostri nuovi progetti, dedicato al cinema italiano, comprenderà anche una serie di brani nati dalla collaborazione dell’autore con il grande Federico Fellini.”

A cosa serve la musica?
Miriam: “Penso che prima di tutto la musica permetta all’uomo di soddisfare un’istintiva attrazione per il suono, che sia “educato” o meno. Fin da piccolissimi ci piace cantare, giocare con la voce, percuotere oggetti che fanno un gran rumore, come se tutto ciò fosse l’espressione più spassosa della vita stessa; e crescendo continuiamo a cercare occasioni per circondarci di musica, di qualsiasi genere essa sia, per la sua naturale capacità di toccarci intimamente, di evocare ricordi, persone e immagini. In breve, penso che la musica serva ad emozionare, chi la fa e chi la ascolta. Il cinema poi sfrutta meravigliosamente questo potere comunicativo, anche quando la omette! Come musicista, sento di aver ricevuto solo benefici da questa continua sollecitazione emotiva. Inoltre la musica (attraverso le persone con cui la condivido) mi dà ogni giorno l’opportunità di imparare e scoprire qualcosa, e per questo quotidiano stupore le sono profondamente grata.”