Il direttore israeliano ritorna al Teatro Regio di Parma mercoledì 8 novembre (ore 20.30) per dirigere Mahler: in programma l’Adagio della Sinfonia n. 10, i Cinque Rückert-Lieder, e la riorchestrazione della Sinfonia n. 4 di Schumann

Ritorna Omer Meir Wellber a dirigere la Filarmonica Toscanini nel secondo concerto della stagione che si tiene al Teatro Regio di Parma mercoledì 8 novembre alle 20.30. Da sempre la sua presenza è sinonimo di proposte dal contenuto speciale e, anche per questa volta, la serata conferma le aspettative, dato che chiama in causa Gustav Mahler, tra i suoi autori prediletti, per un programma denso di suggestioni. La scelta operata da Wellber tiene conto dei tre aspetti del suo lavoro creativo: di sinfonista, di supremo autore di Lieder e anche di riorchestratoreLe tre opere del programma ne costituiscono, rispettivamente, l’espressione: l’Adagio della Decima Sinfonia, i Cinque Rückert – Lieder, la riorchestrazione della Sinfonia n.4 di Schumann.

Il concerto parte dalla fine, dall’ultimo pezzo compiuto dal compositore boemo, l’Adagio della Decima Sinfonia (1910-1911): una musica sospesa, astratta che sembra andare oltre la morte. Nessuno sapeva che Mahler stava lavorando a quest’opera di cui, nella sua interezza, ci è pervenuto soltanto questo primo movimento. Doveva essere un’altra sinfonia monumentale in 5 movimenti: il secondo è completo solo a metà; il terzo – inizialmente intitolato “Purgatorio” – ha solo 28 battute orchestrate, mentre il quarto e il quinto contengono solo poche note sulla strumentazione.  Così il filosofo Adorno definisce questa musica: “Proprio Mahler, dopo aver finito di scandagliare questo mondo, nell’Adagio della Decima è proiettato in una dimensione ultraterrena.”

Per Wellber, Mahler incarna l’uomo moderno, il simbolo della crisi di identità e da qui la centralità nel programma dei Cinque Rückert-Lieder, dove il senso di alienazione dell’umanità emerge in tutta la sua urgenza. Proprio dal voler catturare questo carattere di indeterminatezza nasce il carattere sperimentale della scrittura mahleriana, il suo stile composito, contraddittorio dove motivi folcloristici, anche tzigani, o che ricordano la musica klezmer lasciano spazio a slanci di squisita dolcezza, dove i suoni della strada entrano dentro a contrappunti in stile antico.

Proporre i Rückert-Lieder dà continuità al percorso mahleriano che ha segnato la recente programmazione della Toscanini: nella passata stagione sono stati eseguiti i Lieder del ciclo Das Knaben Wunderhorn e l’anno precedente la Sinfonia n. 4.

Protagonista sarà il baritono Christoph Pohl attivo alla Semperoper di Dresda e in altri teatri tedeschi e inoltre a Vienna, Londra, Lione e in Italia alla Fenice di Venezia, nei principali ruoli del repertorio da Verdi, Puccini, Wagner e Strauss.

Chiude la serata la Sinfonia n. 4 di Schumann nella riorchestrazione effettuata da Mahler e che si lega strettamente alla sua attività di direttore d’orchestra. Anche se il lavoro della sua vita era comporre, egli si guadagnava da vivere come direttore d’orchestra per cui adattava i brani a seconda delle sue esigenze. Sostanzialmente redigeva la propria edizione delle diverse opere secondo la moda del tempo poco propensa a rispettare la formulazione originale.

In particolare, riguardo a Schumann, pur riconoscendo l’enorme fascino del linguaggio di questo autore, riteneva che le sue creazioni per orchestra a volte suonassero come pompose composizioni pianistiche quindi, nella Quarta Sinfonia elimina molti dei raddoppi dei legni, la ripetizione dell’esposizione, l’aggiunta di molti segni dinamici apportando più di 450 correzioni. Alcuni passaggi suonano tanto come Mahler, ma alla fine, potremmo anche constatare che la Sinfonia di Schumann suona davvero bene, così sonora, fresca, colorata.

Il concerto in programma anche al Teatro Sociale di Como il 7 novembre e l’11 novembre all’Auditorium di Milano nell’ambito del Festival Mahler, organizzato per i trent’anni dell’Orchestra Sinfonica di Milano, è il primo degli appuntamenti della Stagione 2023-2024 che si tengono al Teatro Regio, a significare il prezioso consolidamento delle relazioni con l’istituzione musicale di riferimento della città di Parma.

 

La Biglietteria della Fondazione è aperta presso il CPM Arturo Toscanini, all’interno del Parco della Musica, Viale Barilla 27/A (Parma) con i seguenti orari:
martedì, mercoledì dalle 10 alle 13, giovedì e venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.

Per informazioni è possibile telefonare allo 0521/391339, o scrivere all’indirizzo biglietteria@latoscanini.it.

 

La 48^ Stagione di Concerti si svolge grazie al contributo di: Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Fondazione Cariparma, Fondazione Monteparma, Comune e Provincia di Parma e i Comuni soci di Busseto, Castelfranco Emilia, Modena, Sassuolo, Unione Pedemontana Parmense e la Fondazione Teatro Rossini di Lugo. Sono Sostenitori e Sponsor: Barilla, Cepim, Hera.comm, Chiesi, Parmalat, Casappa SpA, F.lli Galloni, Opem, Dallara, Bonatti, La Giovane, Credit Agricole Italia, Macchine Soncini Alberto, LSI Lamiere, Assicoop Emilia Nord-UnipolSai.