Un’esplosione di energia jazz: Wayne Marshall e Pierre Génisson celebrano il clarinetto tra virtuosismo e swing, con musiche di Copland, Gershwin, Bernstein e Goodman. In programma anche una nuova commissione Ecosounds firmata Panfili, tra classico e contaminazione.

WAYNE MARSHALL direttore
PIERRE GÉNISSON clarinetto
PANFILI
CambiareRotta – NUOVA COMMISSIONE PROGETTO ECOSOUNDS
COPLAND
CONCERTO PER CLARINETTO, ORCHESTRA D’ARCHI, ARPA E PIANOFORTE
GERSHWIN
TRE PRELUDI (ARR. PER CLARINETTO E ORCHESTRA)
GOODMAN
SELEZIONE DA STANDARD JAZZ
BERNSTEIN
OUVERTURE DA CANDIDE
BERNSTEIN
FANCY FREE (BALLETTO)
19/03/2026 ore 20.30 | Auditorium Paganini
ABBONAMENTO A / B
20/03/2026 ore 20.30 | Auditorium Paganini
FUORI ABBONAMENTO
Si ringrazia Lincotek
Il clarinetto può produrre suoni strappalacrime e malinconici, note calde e comiche. Accattivanti sono anche i suoi arpeggi e i vibrati possono essere leggeri, incisivi e corposi. Copland, Gershwin e Bernstein con l’approvazione di Benny Goodman lo comprendono pienamente, mentre si trovavano di fronte a questo un dilemma: creare qualcosa di puramente classico o includere del jazz? Indubbiamente il jazz porta un’energia capace di far partire la musica come un razzo.
Nel Concerto per clarinetto essendo la strumentazione composta da clarinetto con archi, arpa e pianoforte, non avevo a disposizione un gran numero di percussioni per ottenere effetti jazzistici; quindi, ho usato bassi schiaffeggiati.
– Copland