Al Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena va in scena Stiffelio di Giuseppe Verdi, in un nuovo allestimento firmato da Pier Luigi Pizzi. Un cast internazionale e la direzione musicale di Leonardo Sini guidano l’Orchestra dell’Emilia-Romagna Arturo Toscanini e il Coro del Teatro Municipale di Piacenza in questa coproduzione tra i teatri di Piacenza, Modena e Reggio Emilia.
Al Teatro Municipale Valli va in scena Stiffelio di Giuseppe Verdi, in un nuovo allestimento firmato da Pier Luigi Pizzi. Un cast internazionale e la direzione musicale di Leonardo Sini guidano l’Orchestra dell’Emilia-Romagna Arturo Toscanini e il Coro del Teatro Municipale di Piacenza in questa coproduzione tra i teatri di Piacenza, Modena e Reggio Emilia.
L’Histoire du Soldat di Stravinskij prende vita in una versione speciale che intreccia musica, teatro e narrazione. Con l’Ensemble de La Toscanini diretto da Renato Rivolta, il pubblico sarà guidato in una storia sospesa tra fiaba e riflessione che racconta il patto tra un giovane soldato e il Diavolo. Un’esperienza immersiva che unisce linguaggi e suggestioni, per scoprire la forza visionaria di un capolavoro del Novecento.
Al Teatro Municipale Valli va in scena Stiffelio di Giuseppe Verdi, in un nuovo allestimento firmato da Pier Luigi Pizzi. Un cast internazionale e la direzione musicale di Leonardo Sini guidano l’Orchestra dell’Emilia-Romagna Arturo Toscanini e il Coro del Teatro Municipale di Piacenza in questa coproduzione tra i teatri di Piacenza, Modena e Reggio Emilia.
Histoire du Soldat arriva in una versione pensata per le scuole, con la narrazione affidata a un attore della compagnia Anellodebole che guida i giovani spettatori attraverso la storia e la musica. Questo spettacolo, concepito da Stravinskij nel 1918, unisce musica, teatro e racconto in un’esperienza coinvolgente e accessibile. Al centro dell’azione c’è un patto tra un giovane soldato e il Diavolo, in una vicenda che intreccia fantasia e riflessione. Un’occasione unica per avvicinare i ragazzi al mondo della musica classica e del teatro in modo semplice e appassionante.
Lo spettacolo di musica da camera “Il Potere della Musica” ci conduce come in un viaggio nella vita e nell’opera di Dmitrij Šostakovic, compositore che ha vissuto un’epoca segnata da profonde tensioni politiche e conflitti ideologici. Le sue composizioni non sono solo musica, ma racconti intensi che riflettono il delicato equilibrio tra arte e potere, creatività e censura, resistenza e conformismo. Accompagnati dalla voce narrante di Stefania Panighini e dal Quartetto d’archi della Filarmonica Arturo Toscanini, ci immergiamo nella ricca cultura russa e nella sua connessione con la grande letteratura, scoprendo come la musica possa diventare una voce potente per esprimere emozioni, idee e contraddizioni. In questo percorso, preceduto da un’attività laboratoriale, l’ascolto si trasforma in un’esperienza multisensoriale viva e coinvolgente, capace di svelare le tensioni di un’epoca attraversata dalle guerre, in dialogo aperto con il nostro tempo.
LETTERATURA IN MUSICA: IL POTERE DELLA MUSICA
Orfeo ed Euridice segna l’apertura della Stagione Lirica 2026 del Teatro Regio di Parma con un nuovo allestimento firmato da Shirin Neshat, che vede sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini Fabio Biondi. Sul palco le voci di Carlo Vistoli (Orfeo), Francesca Pia Vitale (Euridice) e Theodora Raftis (Amore). La regia di Neshat trasforma la scena in un viaggio visivo che amplifica la potenza drammatica della partitura.
Lo spettacolo di musica da camera “Il Potere della Musica” ci conduce come in un viaggio nella vita e nell’opera di Dmitrij Šostakovic, compositore che ha vissuto un’epoca segnata da profonde tensioni politiche e conflitti ideologici. Le sue composizioni non sono solo musica, ma racconti intensi che riflettono il delicato equilibrio tra arte e potere, creatività e censura, resistenza e conformismo. Accompagnati dalla voce narrante di Stefania Panighini e dal Quartetto d’archi della Filarmonica Arturo Toscanini, ci immergiamo nella ricca cultura russa e nella sua connessione con la grande letteratura, scoprendo come la musica possa diventare una voce potente per esprimere emozioni, idee e contraddizioni. In questo percorso, l’ascolto si trasforma in un’esperienza multisensoriale viva e coinvolgente, capace di svelare le tensioni di un’epoca attraversata dalle guerre, in dialogo aperto con il nostro tempo.
Orfeo ed Euridice segna l’apertura della Stagione Lirica 2026 del Teatro Regio di Parma con un nuovo allestimento firmato da Shirin Neshat, che vede sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini Fabio Biondi. Sul palco le voci di Carlo Vistoli (Orfeo), Francesca Pia Vitale (Euridice) e Theodora Raftis (Amore). La regia di Neshat trasforma la scena in un viaggio visivo che amplifica la potenza drammatica della partitura.
Lo spettacolo di musica da camera “Il Potere della Musica” ci conduce come in un viaggio nella vita e nell’opera di Dmitrij Šostakovic, compositore che ha vissuto un’epoca segnata da profonde tensioni politiche e conflitti ideologici. Le sue composizioni non sono solo musica, ma racconti intensi che riflettono il delicato equilibrio tra arte e potere, creatività e censura, resistenza e conformismo. Accompagnati dalla voce narrante di Stefania Panighini e dal Quartetto d’archi della Filarmonica Arturo Toscanini, ci immergiamo nella ricca cultura russa e nella sua connessione con la grande letteratura, scoprendo come la musica possa diventare una voce potente per esprimere emozioni, idee e contraddizioni. In questo percorso, preceduto da un’attività laboratoriale, l’ascolto si trasforma in un’esperienza multisensoriale viva e coinvolgente, capace di svelare le tensioni di un’epoca attraversata dalle guerre, in dialogo aperto con il nostro tempo.
LETTERATURA IN MUSICA: IL POTERE DELLA MUSICA
Orfeo ed Euridice segna l’apertura della Stagione Lirica 2026 del Teatro Regio di Parma con un nuovo allestimento firmato da Shirin Neshat, che vede sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini Fabio Biondi. Sul palco le voci di Carlo Vistoli (Orfeo), Francesca Pia Vitale (Euridice) e Theodora Raftis (Amore). La regia di Neshat trasforma la scena in un viaggio visivo che amplifica la potenza drammatica della partitura.
Un viaggio musicale tra spiritualità e paesaggio: la nuova commissione per il progetto Ecosounds di Ronchetti apre la serata, seguita dalla profondità mistica di Schelomo di Bloch, interpretata dal violoncello di Ettore Pagano. Chiude la Scozzese di Mendelssohn, con le sue atmosfere nebbiose e il lirismo ispirato ai paesaggi scozzesi. A dirigere la Filarmonica Toscanini Victor Pablo Pérez.
