La musica cambia

Festa della musica - Anteprima Parma 2020

22

giu
22
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Ore
21:15

Stagione
#INASCOLTO - Virtuosismi d'estate al Parco
Luogo
  • Parma - Centro Produzione Musicale Toscanini - Sala Gavazzeni
Artisti
  • Penta-Clocks Ensemble
    Stefano Barbato, Paolo Grillenzoni, Denise Miraglia, Martino Mora, Tommaso Salvadori percussioni
    Coro e strumentisti del Liceo musicale Attilio Bertolucci di Parma
    Giovanni Garsi, Lucia Furlotti, Alice Felisi, Martin Lopez
    Riccardo Zardi Boni percussioni
    Viktor Vechiu sintetizzatore
    Maria Vittoria Domenichini arpa
    Roger Catino direttore e arrangiatore

Programma
  • Ennio Morricone
    Morricone medley

    Johann Sebastian Bach
    Toccata e fuga in re minore

    Charles L. Johnson
    Dill Pickles

    Joe Green
    Xylophonia

    Roger Catino
    Penta Clocks Suite (estratto dal brano per cinque percussioni, orchestra e scultura sonora)

    Hans Zimmer
    Pirati dei Caraibi

    Leonard Bernstein
    West Side Story Suite

    Roger Catino
    Roger Table Sound

    Medley degli Eroi:
    Hans Zimmer, Il Gladiatore
    Trevor Jones, L'ultimo dei Mohicani
    Lalo Schifrin, Mission impossible

    Aleksandr Borodin
    Danze polovesiane (trascrizione per coro, percussioni, arpa e contrabbasso)

     

    Ciak! Si suonano… le percussioni.
    Un concerto, un progetto per un’esperienza corale unica

    di Roger Catino

    Il concerto ruota attorno ai cinque percussionisti del Penta-Clocks Ensemble nell’ambito del progetto “È il nostro tempo - Integrazione a ritmo di musica” che si è aggiudicato il bando “Sillumina - Copia privata per i giovani, per la cultura” promosso da MiBAC e SIAE. Si ispira ai dettami fondamentali del modello educativo “El Sistema” ideato da José Antonio Abreu nel 1975, in cui lo studio e la pratica collettiva della musica assumono non solo finalità artistiche ma anche etiche e civili.
    Nel concerto si coglie anche un altro legame diretto con quell’esperienza che si trova nel mio brano Penta Clocks Suite del quale eseguiremo le parti senza orchestra. Suo nucleo centrale, è l’istallazione sonora – realizzata con materiale riciclato- del “Forbsòn” con il volto di Arturo Toscanini che nei mesi scorsi ha percorso le strade del quartiere San Leonardo, fermandosi nei parchi e nei luoghi emblematici del quartiere.
    Impressionante il numero dei soggetti che hanno reso possibile la realizzazione del progetto, coronato dall’importante riconoscimento, per il quale ha avuto buon gioco la presenza di più soggetti: due Istituti Comprensivi (I.C. Giuseppe Micheli e I.C. Arturo Toscanini), il Liceo Musicale Bertolucci, La Toscanini come ente produttivo, oltre a diverse istituzioni pubbliche e private.
    Con i cinque ragazzi del Penta-Clocks Ensemble oggi prendiamo per mano gli spettatori con i quali intraprendiamo un ulteriore viaggio tra le più coinvolgenti musiche per film ma suoniamo anche con un tavolo “preparato” che portiamo in mezzo al pubblico. Sono sicuro che sarà un momento molto suggestivo. Le percussioni sono immediate, ecco perché i ragazzi le amano molto e da parte mia, in qualità di docente, cerco di far capire loro l’importanza di essere spontanei.
    Non è mai sufficiente spiegare la valenza formativa del prender parte a progetti come questo, dove un gruppo lavora insieme, prendendo l’orchestra come modello di condivisione partecipativa, di armonizzazione del singolo nella collettività e di accettazione dell’altro. Parimenti il laboratorio sugli strumenti a percussione, è un micro¬cosmo in cui, a tempo di musica, è possibile sperimentare, apprendere, comprendere e dimostrare di appartenere ad un unico contesto sociale: la classe, un gruppo che si sviluppa nel tempo, mediante la vita co¬munitaria quotidiana. La preparazione di un articolato concerto come questo è stata resa possibile per tutte queste motivazioni
    All’interno di un programma che prende tutti i generi, segnalo il pezzo più ardito, da grande orchestra che il Penta-Clocks Ensemble insieme al Coro del Liceo Musicale Bertolucci costituito dal una sessantina di elementi, eseguono al termine: le Danze Polovesiane di Borodin, un brano difficile, complesso, ma di infinita soddisfazione, anche perché è… corale.
    Ritengo che presentare questi ragazzi, ricordando il progetto con i risultati conseguiti, sia giusto, anzi perfetto per la Festa della Musica.

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