Roberto Abbado guida la Filarmonica Toscanini in un programma che celebra la grandezza e l’idealismo eroico di Beethoven. Accanto alla celebre Sinfonia n. 3 “Eroica”, manifesto di libertà e forza espressiva, il raffinato Concerto per violino op. 61, interpretato da una protagonista d’eccezione: Midori, artista di carisma e sensibilità straordinaria.

ROBERTO ABBADO direttore
MIDORI violino
BEETHOVEN
CONCERTO IN RE MAGG. PER VIOLINO E ORCHESTRA OP. 61
BEETHOVEN
SINFONIA N. 3 IN MI BEM. MAGG. OP. 55 EROICA
L’Eroica è senza precedenti. Cambia per sempre ciò che ci si aspetta da una sinfonia: in lunghezza, complessità, espressione drammatica, creatività e trattamento tematico. Segna l’inizio del ruolo della sinfonia come massima aspirazione della musica strumentale per il XIX secolo e gran parte del XX. Ed è… Eroica sotto molti aspetti, in quanto traccia un nuovo percorso per la composizione sinfonica; inoltre, è figlia del suo tempo perché, nel mentre, la Rivoluzione francese aveva mutato la storia. Questa aspettativa di cambiamento viene accompagnata da azioni e pensieri eroici e Beethoven vi reagisce con entusiasmo… tanto che strappa furiosamente il nome di Napoleone dalla pagina della dedica dopo che si proclamò imperatore.
L’Eroica, fin dal suo debutto, sfida gli ascoltatori ad abbandonare le semplici aspettative di musica d’intrattenimento nel segno di una maggiore consapevolezza critica. Anche il Concerto per violino è eroico. Diverso da tutti gli altri concerti per violino del suo tempo è il suo ampio senso dello spazio e i quattro colpi di timpani che lo aprono rappresentano un’idea audace. A cosa stava pensando Beethoven? Sono forse un’eco della musica legata dalla Rivoluzione Francese e udita a Vienna durante quegli anni di guerra?