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DALLA LUCE ALLE TENEBRE

Dal lirismo senza confini del Quartetto di Debussy nella trascrizione per orchestra d’archi, alla serenità del Concerto in mi maggiore di Bach, fino al lacerante addio delle Metamorphosen di Strauss. Con Kolja Blacher sul podio e Veronika Eberle al violino, il concerto è arricchito dal Nido di Musica al CPM Toscanini, dedicato ai più piccoli per avvicinarli fin da subito alla scoperta del suono e della creatività.

16 November 2025
17:00 - 18:30
Parma | Auditorium Paganini (via Toscana 9/a)
Concerto

Artisti

KOLJA BLACHER direttore
VERONIKA EBERLE violino

Programma

PIRITORE
RADICI (Echi di Marranzano) – NUOVA COMMISSIONE PROGETTO ECOSOUNDS

DEBUSSY
QUARTETTO PER ARCHI IN SOL MIN. OP. 10 (TRASCRIZIONE PER ORCHESTRA D’ARCHI DI J. MORTON)

BACH
CONCERTO IN MI MAGG. BWV 1042 PER VIOLINO E ORCHESTRA DA CAMERA

STRAUSS
METAMORPHOSEN STUDIO PER 23 ARCHI SOLISTI

Informazioni

16/11/2025 ore 17.00*
ABB. A / B
* con Nido di Musica al CPM Toscanini
GLI ALBERI, a cura di EUROPATEATRI: maggiori info su www.latoscanini.it/laboratori-nidi-di-musica/

Scopri la 50^ Stagione 2025/26

Approfondimenti

Ciò che conta è ciò che resta alla fine. È, trasformato in musica, il “certificato di lutto” per Monaco (autunno 1944) che giace tra le rovine e le ceneri. Nel 1945 Richard Strauss compone un lamento che mette in scena con 23 archi: Metamorphosen per dire che niente tornerà mai più nella sua forma originale. Ciò che conta è ciò che resta alla fine. Perché alla fine resta la cenere grigia che porta via, cancellandolo, anche il passato più prossimo, come l’idea di bellezza che aveva spinto, 40 anni prima, Debussy a scrivere il suo Quartetto senza i vincoli delle regole di armonia e composizione del conservatorio. Ma la cenere porta via, perfino, quei momenti sereni pacifici (gli anni dal 1717 al 1723) durante i quali Bach, alle dipendenze del principe Leopold di Anhalt-Köthen, scrive il Concerto per violino e archi BWV 1042.

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